07-10-2025

Architettura, tempo e memoria

L′architettura nasce dove il tempo lascia tracce. Ogni muro, ogni pietra, ogni vuoto racconta una storia antica che attende di essere ascoltata. Nel mio lavoro, l′antichità non è mai solo passato: è una presenza viva, un dialogo continuo tra ciò che è stato costruito e ciò che ancora possiamo immaginare. Dalle rovine di Palmira al foro severiano di Leptis Magna, la ricerca mi ha insegnato che ogni forma è un gesto umano scolpito nel tempo, una risposta alla luce, al clima, alla cultura. Le architetture del Mediterraneo, così diverse eppure così affini, sono le mie maestre: da esse ho imparato la misura, lombra, la logica costruttiva che unisce la bellezza alla necessità. Oggi progetto spazi che cercano equilibrio tra memoria e contemporaneità. Nel restauro di un teatro, nel recupero di un′area archeologica, o nella rigenerazione di un quartiere urbano, cerco sempre il punto in cui la storia incontra la vita quotidiana, dove il passato si fa materia del presente. Per me l′architettura non è mai soltanto costruzione: è un atto di ascolto, un racconto che si rinnova ogni volta che qualcuno attraversa uno spazio, riconoscendosi in esso. Ogni progetto è una conversazione con il tempo, un ponte fragile e necessario tra antico e nuovo, tra memoria e futuro.